prima pagina pagina precedente



Consiglio comunale
La maggioranza si scioglie come neve al sole alla prima votazione
di Franco Isman


preliminari
preliminari

Oggi grande prima con i nuovi consiglieri, di cui 22 - su quaranta - matricole abbastanza emozionate, la squadra della giunta schierata, in attesa dell'investitura ufficiale, e Marco Mariani, sindaco, che, nel discorso conclusivo, ha confessato di essere anch'egli molto emozionato di tornare in consiglio comunale dopo un'assenza di cinque anni perché “permettetemi un pizzico di retorica, amo profondamente questa città e sento particolarmente questa responsabilità, credevo di esserne immune dopo i miei precedenti due anni come sindaco ma non lo sono proprio”.
La prima seduta è stata presieduta in modo ineccepibile da Giuliano Ghezzi che è risultato essere l' “assessore anziano” non so bene in base a quale alchimia di voti in quanto le sue 319 preferenze sono inferiori a quelle di altri consiglieri della maggioranza e della stessa Forza Italia, per non dire del recordman Marrazzo dell'Ulivo con le sue 1029 preferenze.

Appello, minuto di silenzio per la vittima dell'incendio in via Grigna, convalida all'unanimità - per alzata di mano - dei consiglieri, compresi quelli subentrati a quelli nominati in giunta, giuramento del sindaco di fedeltà alla Repubblica con fascia tricolore a tracolla.

Quindi la nomina del presidente del consiglio comunale: votazioni su scheda cartacea, maggioranza necessaria del 75 per cento nella prima votazione (31 voti, essendo 41 i membri del consiglio – il sindaco e 40 consiglieri), poi maggioranza di 21 consiglieri in quelle successive.

Faglia, Ascrizzi e Montalbano - foto Fr. I.
Faglia, Ascrizzi e Montalbano - foto Fr. I.
Prima votazione: dichiarazione di voto di Michele Faglia che annuncia scheda bianca dell'opposizione in quanto non è stata consultata e lascia quindi la responsabilità della nomina alla sola maggioranza. Con questa premessa, nessuna sorpresa: 24 voti a Domenico Inga di FI, candidato ufficiale della maggioranza, 16 schede bianche (un consigliere è assente giustificato).

Seconda votazione: tatatatam ! 18 voti a Domenico Inga, 21 voti a Daniele Petrucci, unico rappresentante del Mida, 1 voto disperso. Daniele Petrucci è il nuovo presidente del consiglio comunale di Monza. E qui mi sia consentita un'osservazione che non vuole assolutamente essere irriguardosa nei confronti di Petrucci, che anzi ammiro davvero: Petrucci è affetto da una grave balbuzie nonostante la quale ha sempre adempiuto ai suoi compiti politici ed istituzionali (è stato assessore all'ecologia nella giunta Colombo); certo che questo rappresenta un pesante ostacolo al suo compito di presidente di un consiglio che, nella passata legislatura, è stato particolarmente tumultuoso per “merito” della minoranza di allora.

Che significato attribuire a questa votazione? Con tutta evidenza Petrucci è stato eletto con tutti i 16 voti dell'opposizione e 5 voti della maggioranza; chi siano i sei (5+1) franchi tiratori non lo so e non intendo fare dietrologie, di seguito, comunque, la composizione del consiglio e ognuno può fare le sue ipotesi. Maggioranza: il sindaco, Forza Italia 15 consiglieri, Lega Nord 4, Alleanza Nazionale 3, UDC 1, Mida 1. Minoranza: Ulivo 9 consiglieri, lista Faglia 6, Rifondazione Comunista 1.
Certo si tratta di un infortunio grave che mette allo scoperto il malessere e i contrasti all'interno di una maggioranza composita e insoddisfatta. Difficile ipotizzare un inizio peggiore; Berlusconi avrebbe già proclamato la necessità delle dimissioni del sindaco !

A questo punto la maggioranza chiedeva di rinviare alla seduta successiva la nomina del consiglio di presidenza, composto dal presidente e da due consiglieri, uno della maggioranza ed uno di minoranza. Scaramucce varie, con l'opposizione che si opponeva, è il suo mestiere, e faceva rilevare come la nomina nella prima seduta di consiglio fosse prevista dalla legge e la maggioranza che osservava come l'identico caso si fosse presentato nella prima seduta dell'amministrazione Faglia. Infine un intervento chiaro e risolutivo del sindaco che spiegava, meravigliandosi che non lo avessero detto chiaramente prima, come il candidato della maggioranza fosse proprio Petrucci che era viceversa stato eletto presidente e come, di conseguenza, la maggioranza avesse la necessità di consultarsi per decidere un nuovo rappresentante. Votazione per alzata di mano: 24 sì, 16 no.

Quindi il sindaco ha chiesto di fare un discorso conclusivo, ha raccontato della sua emozione, come detto all'inizio, ha ricordato come il piano regolatore Benevolo, varato dalla sua amministrazione, fosse stato il frutto della collaborazione fra maggioranza e opposizione, ha accennato alla sorpresa iniziale, d'altra parte, come si dice in Brianza, “cent co, cent crap “ “e non posso dire il seguito”. Ha detto quindi che ha sempre apprezzato chi ha delle idee e viene in consiglio, magari con una grande vis pugnandi, ma non per fregare il vicino, e che mette il ditino per schiacciare il pulsante rosso (per prenotare un intervento), mentre non apprezza assolutamente coloro che si nascondono creando inutili pasticci.
Qui è sembrato a molti che il riferimento fosse alla votazione per il presidente del consiglio e ci sono state delle proteste.

Ha proseguito dicendo che ha avuto il piacere di essere contattato dall'opposizione, in particolare dall'ex sindaco Faglia, da Scanagatti, Viganò e Ascrizzi, che gli avevano chiesto se era disposto a collaborare. Lui l'apprezza moltissimo e la risposta è sì a 360 gradi. Avrebbe lui stesso chiesto questa collaborazione, ma aspettava l'insediamento della giunta, i passaggi delle consegne sono molto importanti, si era già trovato in una situazione analoga, anche se più semplice, quando era subentrato al sindaco Moltifiori, e non è lavoro da una settimana o da 15 giorni.
Lui e i suoi assessori non hanno alcuna intenzione di demolire ma di portare avanti le opere iniziate perché a costruire si fa una fatica enorme mentre per distruggere bastano pochi attimi, quindi totale disponibilità, anzi gratitudine per questa collaborazione.

Ha terminato con gli auguri di buon lavoro al consigliere più giovane (Andrea Colombo di 19 anni) ed alla giunta “di cui sono orgoglioso” per concludere con “un piccolo augurio anche a me stesso – che ne avrò bisogno – ed un grande augurio alla nostra città”.

Ottime intenzioni, e possiamo crederle sincere, certo che la nomina, evidentemente imposta dall'alto, dell'onorevole Romani, coordinatore di Forza Italia per la Lombardia, ad assessore all'urbanistica, pone una pesante ipoteca politica sul futuro della più importante area verde rimasta, quella della Cascinazza.

Franco Isman
franco.isman@arengario.net


in su pagina precedente

  16 giugno 2007